071 2073661

via Cialdini 41/43, Ancona

Lun - Ven 9.30/13.00

Mostre

Ancona, Mole Vanvitelliana, 15 dicembre – 28 dicembre 2022

1972. Ancona trema

L’Istituto Gramsci Marche quest’anno ha dedicato un particolare impegno nella meticolosa ricostruzione degli eventi umani e politici che segnarono Ancona e il suo territorio a seguito del terremoto del 1972. Da allora sono passati 50 anni e la nostra terra
è stata costantemente segnata da sismi più o meno rilevanti che da pochissimo sono tornati a farsi sentire con particolare forza. L’enorme potenza della terra quando si mette in movimento, in confronto con la fragilità umana, lascia sempre disorientati e richiama alle ancestrali paure che ritroviamo con accenti diversi nelle tante testimonianze qui riferite ai fatti del 1972. Questa mostra e il catalogo che la accompagna ricostruiscono i fatti, raccontano le distruzioni, la cronologia del ripetersi delle scosse, le risposte alle emergenze immediate, il lavoro della politica ed in particolare del Consiglio Comunale di Ancona, con una analisi anche dei verbali delle sedute consiliari che forniscono la fotografia di quel tempo. Lo studio condotto nella preparazione di questa mostra si avvale poi del racconto degli eventi riportato dalla stampa locale e nazionale, così come della ricca e diversificata documentazione di volantini redatti dalle forze politiche, dai sindacati e dai comitati di cittadini, fino alle lettere inviate al Ministero degli Interni dal vicequestore Mastrostefano e dal commissario capo della Polizia di Stato Battaglia quando si fa strada nella popolazione l’idea che causa del sisma possano essere le trivellazioni in mare. Il ruolo della politica appare centrale sia nell’affrontare l’emergenza (a luglio si contano 2159 tende all’interno della città e 454 fuori comune, così da coprire il fabbisogno di 30.000 posti letto) sia nella fase ben più articolata e complessa delle scelte per la ricostruzione. C’è il dialogo con il Governo per una legge speciale. C’è il NO alle baracche e ai prefabbricati, la scelta di requisire alberghi ed erogare sussidi abitativi. C’è la preparazione del piano regolatore che impegnerà per quasi un anno il Consiglio Comunale ridisegnando la città e che sarà in fine approvato il 3 ottobre 1973 con voto quasi unanime, 45 favorevoli e soli 2 contrari. Si può dire nell’insieme una testimonianza di buona politica nelle profonde diversità, che consentirà alla città di rinascere in tempi decisamente brevi.

Rullino Fotografico

Pubblicazioni

Iniziative & Convegni

Mostre

Share This